venerdì 11 giugno 2010

Benitez firma con l'Inter

Fonte: Lastampa.it

Il sito nerazzurro dà l'ufficialità:

«Arriva un signore del calcio».

Per lo spagnolo accordo biennale

MILANO

L’Inter ufficializza l’arrivo di Benitez sulla panchina nerazzurra. In un comunicato stampa il club di Moratti annuncia: «L’Inter dà il benvenuto a Rafael Benitez. Stamane, con reciproca soddisfazione, è stato definito l’accordo biennale che legherà il tecnico spagnolo alla Società fino al 30 giugno 2012. Martedì 15 giugno 2010, a partire dalle ore 12, Rafael Benitez sarà a disposizione della stampa per la conferenza di presentazione che si svolgerà al centro sportivo di Appiano Gentile».



«Uno dei signori del calcio europeo, uno dei pochi che costellano di vittorie i palmares delle squadre di cui sono alla guida». Così l’Inter sul proprio sito presenta Rafael Maudes Benitez, che da oggi è ufficialmente il successore di Josè Mourinho sulla panchina nerazzurra. Benitez, si legge in un messaggio del club di Massimo Moratti, «arriva all’Inter intanto che il pallone italiano annuncia restrizioni e rinunce, ma i bilanci sono materia di chi li sa trattare. Si può avere Benitez e non rinunciare alla ragionevolezza delle cifre, basta saperlo fare».



L’allenatore, nato a Madrid il 16 aprile 1960, «arriva in Italia con la consapevolezza di chi ha scelto in che club misurarsi, l’Inter, una formazione eccezionale, da cinque stagioni consecutive campione d’Italia e adesso anche campione d’Europa, alla sesta volta campione della coppa nazionale; sinceramente - prosegue il messaggio -, se sei un signore dell’Europa, non fai fatica a resistere a un blasone così affascinante». Come si legge nella breve nota biografica, Benitez si è laureato in educazione fisica a pieni voti a 22 anni a Madrid e ha avuto le prime esperienze da allenatore nei settori giovanili del Castilla e del Real Madrid, per poi approdare al Valladolid, all’Osasuna, all’Extremadura e al Tenerife. Benitez «diventa leggenda» sulla panchina del Valencia, con cui vince due volte la Liga, nel 2001/2002 e nel 2003/2004, stagione in cui conquista anche la Coppa Uefa.



«Signore del calcio europeo» lo diventa definitivamente nella stagione 2004/2005, quando alla sua prima stagione con il Liverpool conquista la Champions League battendo il Milan ai rigori «dopo una rimonta che rimane epica negli annuali del calcio». Fa sua anche la Supercoppa Europea, e nella stagione successiva vince Coppa e Supercoppa d’Inghilterra.

Boston impatta sul 2 a 2!

BOSTON

La panchina fa miracoli, il ’bambinone' è inarrestabile e Boston pareggia i conti. I Celtics battono 96-89 i Los Angeles Lakers e li agganciano sul 2-2 in una finale Nba all’insegna dell’equilibrio assoluto. Il quarto episodio va in archivio con protagonisti a sorpresa. L’eroe della serata è Glen Davis. Big Baby, come è soprannominato, mette la firma sul match con una prestazione memorabile. Il lungo chiude 18 punti, di cui 9 pesantissimi nel quarto periodo.



«Mi sentivo una bestia, mi sentivo inarrestabile», dice Davis con parole che si adattano poco alla sua immagine "soft". Dalla panchina, coach Doc Rivers pesca anche la versione migliore di Nate Robinson (12 punti) e può permettersi di lasciar fuori i titolari per buona parte dell’ultimo periodo.



«Guardavo il cronometro e mi chiedevo: "Ma quando ci tirerà fuori?"», dice ancora Davis. Il contributo di Big Baby si legge anche nelle cifre che fotografano la superiorità di Boston sotto i tabelloni: i Celtics segnano 54 punti nell’area pitturata. I Lakers, invece, si fermano a 34. Le riserve si prendono un posto sotto i riflettori sul parquet casalingo del TD Garden e strappano applausi anche ai "big four": Paul Pierce mette a referto 19 punti, Kevin Garnett fa 13, Ray Allen ne segna 12 e Rajon Rondo si ferma a 10.



I Lakers, avanti di 4 punti (62-58) a 1'25'' dalla fine del terzo periodo, nell’ultima frazione non riesce a completare l’opera e perde la chance di volare 3-1 nella serie. I campioni in carica finiscono al tappeto nonostante i numeri di Kobe Bryant (33 punti con 10/22 dal campo, 6/11 da 3 punti) che prova ad infiammare il finale con 10 punti in meno di 3 minuti. «Boston aveva le spalle al muro, hanno giocato col coltello dai denti e ce l’hanno fatta. Noi glielo abbiamo consentito», riassume coach Phil Jackson.



Ai gialloviola non serve il fatturato di Pau Gasol (21 punti e 6 rimbalzi). Il lungo catalano, sotto i tabelloni, avrebbe bisogno della collaborazione di Andrew Bynum. Il centro, però, gioca solo 12 minuti (2 punti e 3 rimbalzi) per colpa di un ginocchio scricchiolante. A poco più di 48 ore da gara 5, in programma domenica ancora sul campo di Boston, questa è la peggiore notizia per i campioni in carica.

martedì 18 maggio 2010

Mourihno al Real? Ornai ci siamo...

Fonte: calciomercato.com

Da Spagna e Inghilterra arrivano conferme circa il futuro della panchina dell'Inter. Il quotidiano iberico As rivela infatti che tra José Mourinho e il Real Madrid ci sarebbe già un accordo verbale, da formalizzare dopo la finale di Champions League fra Inter e Bayern Monaco.
In Inghilterra, invece, il Daily Mirror rivela che Massimo Moratti, ormai rassegnato alla partenza di Mou ("Sarebbe una sorpresa se restasse"), si preparerebbe a fare un'offerta ufficiale per Rafa Benitez, attuale tecnico del Liverpool.
Il Mirror scarta invece l'ipotesi Fabio Capello per i nerazzurri: la Football Association, con la quale il tecnico italiano ha un contratto fino al 2012, avrebbe chiuso la porta a ogni ipotesi di trattativa per liberare l'ex allenatore di Milan, Roma e Juventus.


Da La Stampa


C’è già l’accordo verbale fra Josè Mourinho e il Real Madrid per la prossima stagione. È quanto scrive il quotidiano spagnolo As, vicino al club di Florentino Perez, secondo il quale lo ha lasciato intendere Jorge Mendes, agente del tecnico portoghese dell’Inter.Dopo una riunione tra le due parti, scrive As, sono state fissate le condizioni contrattuali. Mancherebbe solo la firma per l’ufficialità, che arriverà solo dopo la finale di Champions del 22 maggio ospitata proprio dal Bernabeu, lo stadio del Real Madrid. L’hotel che ospiterà l’Inter a Madrid, scrive ancora il quotidiano sportivo, è lo stesso utilizzato dal Real quando gioca al Bernabeu e dove i nuovi acquisti del club di Florentino Perez risiedono prima di prendere casa: è successo con Cristiano Ronaldo, Kakà e Benzema. Sabato «Mourinho percorrerà lo stesso tragitto del Real nei giorni delle partite, dal Mirasierra Suites allo stadio ed entrerà dalla stessa porta dei "blancos". La differenze è che occuperà lo spogliatoio e la panchina degli ospiti, una cosa che cambierà nell’arco di alcune settimane...», scrive con enfasi il quotidiano spagnolo.Marca: «Per Mourinho non è questione di soldi»Anche Marca, altro quotidiano di riferimento dei tifosi delle "merengues", parla dell’accordo verbale raggiunto da Mendes con il Real Madrid, ma dà maggiore risalto a un retroscena con il quale apre la sua edizione odierna. «Massimo, non è per soldi»: sarebbe questo il pensiero di Mourinho, o meglio la risposta del tecnico di Setubal al tentativo del presidente nerazzurro Massimo Moratti di trattenerlo a Milano.Secondo Marca, Moratti infatti starebbe cercando di convincerlo a restare aumentando il suo già stratosferico contratto: da 10 a 12 milioni di euro. Sempre secondo il quotidiano sportivo, Moratti e Mourinho avrebbero parlato nei giorni scorsi. «Josè, non te ne andare», avrebbe detto Moratti. E Mourinho gli avrebbe risposto: «Non è questione di soldi. Nella vita ci sono cose più importanti».

sabato 15 maggio 2010

Nadal torna secondo nel ranking ATP

Fonte: eurosport

Rafael Nadal conquista la finale del Masters 1000 di Madrid e lo fa vincendo il derby tutto spagnolo con Nicolas Almagro 4-6 6-2 6-2. Grazie a questo successo Rafa ha ormai la certezza di aver riconquistato la seconda posizione nel ranking ATP e in caso di vittoria del torneo salirebbe a quota 18 per quanto riguarda i successi nei Masters, staccando Agassi e realizzando un nuovo record.
La partita contro Almagro parte in salita per il maiorchino, che quasi immediatamente si ritrova già sotto 4-1. Il mancino di Manacor non riesce a ingranare e subisce il gioco del suo connazionale, ma proprio al sesto game si riprende e parte una serie di controbreak e break, che però manterrà Almagro avanti sempre di un gioco e gli consentirà di chiudere il set in proprio favore, 6-4.
Nel secondo parziale Nadal cambia marcia e riesce finalmente a imporre il proprio ritmo, mentre Almagro si spegne, fatica a stare dietro al numero 3 del mondo e diventa particolarmente falloso. Lo score del secondo e del terzo set risulta quindi impietoso: un doppio 6-2 che spinge Rafa verso la finalissima, dove potrebbe ritrovare Roger Federer, che lo sconfisse 12 mesi fa proprio nel match decisivo a Madrid.

martedì 11 maggio 2010

Stoner in Honda, Rossi in Ducati?

Fonte: Sportevai.it

MILANO, 11 maggio 2010 – Casey Stoner lascia la Ducati e firma con la Honda. E’ questa la notizia riportata oggi da Sportmediaset, dove si parla dell’accordo fra l’australiano e la casa giapponese e delle conseguenze che tutto ciò avrà nel mercato piloti. Dal prossimo anno, dunque, il numero 27 lascerà la rossa e raggiungerà Livio Suppo, ex ducatista e nuovo responsabile marketing della Honda.
Proprio Suppo avrebbe portato avanti la pratica, siglata da Stoner tra il Qatar e Jerez. All’australiano non sarebbe piaciuto l’atteggiamento della Ducati, che aveva contattato Lorenzo quando lui era stato male. L’accordo sarebbe già stato siglato e questa mossa dovrebbe provocare un terremoto sul mercato: Pedrosa via dalla Honda, ma soprattutto Rossi alla Ducati.
Sempre secondo Sportmediaset, Valentino avrebbe già ricevuto un’offerta da Borgo Panigale che gli offre un contratto di due anni e una serie di garanzie non solo tecniche. Rossi dovrebbe dare una risposta ai primi di giugno, in occasione della corsa al Mugello. Se Rossi dovesse dire sì a Ducati, Lorenzo resterebbe alla Yamaha. Rimarrebbe da collocare il solo Pedrosa che rischia di risultare il più penalizzato da questa serie di eventi.

venerdì 7 maggio 2010

Chivu si scusa, Totti forse

Da La Stampa:

Dopo il fallaccio di Totti su Balotelli e le parole al veleno di Mourinho la polemica tra Inter e Roma viene alimentata da un filmato comparso in Rete dopo la finale dell'Olimpico. Le immagini mostrano l'esultanza smodata di Chivu rivolto verso i sostenitori giallorossi. Il video, che passerà al vaglio della Figc, potrebbe costare una squalifica al difensore. Oggi sulle pagine del sito dell'Inter il romeno si è scusato per l'esultanza offensiva nei confronti dei suoi ex tifosi: «Potrei raccontare tante motivazioni per spiegare o per giustificare un gesto istintivo, ma quando si sbaglia si chiede solo scusa. E io chiedo scusa».


Da Repubblica:


Intanto a due giorni di distanza dalla finale di Coppa Italia, è ancora forte l'eco del parapiglia in campo tra interisti e romanisti, soprattutto per quanto concerne il calcione rifilato da Francesco Totti a Mario Balotelli. Il capitano della Roma torna a parlare dell'accaduto in un articolo firmato da lui stesso, pubblicato dal Corriere dello Sport-Stadio, in cui parla di Balotelli senza mai nominarlo (lo chiama sempre "lui").


"Durante la gara "lui" - scrive il capitano giallorosso nel suo lungo articolo - ha avuto nei riguardi dei miei compagni un atteggiamento provocatorio e questo è avvenuto anche in passato contro di noi. Certo, ho sbagliato nel commettere quel fallo, ma io sono sempre stato il primo a riconoscere i miei errori e a giustificare chi contro di me ha compiuto falli di gioco che mi hanno procurato anche infortuni gravi, ma privi di malafede, vedi Vanigli, che ho subito scagionato".


"Chi mi conosce sa perfettamente che una mia reazione viene sempre generata da una provocazione - spiega ancora Totti - sentire che un calciatore alle prime armi, ma con grandi doti, offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza a Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile. Non si può tollerare che 'lui' abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti".


Balotelli, dal canto suo, accusa Totti di avergli dato del "negro di m..." ma non dice altro. La risposta la lascia al suo procuratore, Mino Raiola: "Odio il razzismo e lo combatto contro chiunque - dichiara l'agente del nerazzurro - non voglio neanche ripetere quello che Totti ha detto a Balotelli. Il romanista ha sbagliato ma noi vogliamo portarlo dalla nostra parte, ovvero tra coloro che combattono il razzismo".


Posso capire il raptus - argomenta ancora Raiola - il campo dà emozioni che chi guarda dalla tribuna non può capire. Totti però ha parlato di cose avvenute un anno fa e questo mi fa pensare alla premeditazione. Comunque Mario non ne ha fatto un dramma: se Totti dice che ha perso la testa e si scusa, non ci sono problemi".

mercoledì 5 maggio 2010

Inter batte Roma e conquista la coppa Italia 2010

Fonte: la Stampa

Mou si prende il primo titolo stagionale. Dopo una gara tesissima l’Inter vince la sesta Coppa Italia della sua storia, battendo la Roma con un gol di Diego Milito a cinque minuti dalla fine del primo tempo, con l’argentino lestissimo ad approfittare con un gran destro della percussione di Thiago Motta. Una finale cominciata tra le tensioni dell’Olimpico e finita con la grande festa nerazzurra, quella di stasera. Mou ha dovuto fare i conti dopo cinque minuti con la prima tegola: l’olandese Sneijder si infortuna e il tecnico lo sostituisce con Balotelli, che torna in campo dopo le polemiche. Un paio di fiammate di Vucinic allarmano la difesa nerazzurra, nel ribaltamento di fronte Eto’o impegna Julio Sergio. La partita si sblocca al 40’: Thiago Motta serve Milito, percussione sulla destra dell’argentino e botta che termina alle spalle del portiere. E’ la rete che deciderà la sfida, che si incattivisce. Materazzi protesta dopo un contatto con Mexes, i nervi rischiano di saltare. Lele Oriali, in panchina con Mourinho, si infuria e l’arbitro lo espelle. Protesta anche Toni dopo che Samuel gli tira la maglia, ma l'arbitro fischia fallo in attacco. Si va al riposo con il risultato di 1 a 0. L’Inter continua a premere, la Roma è difficoltà. Piovono cartellini gialli ma la partita non si sblocca. A meno di cinque minuti dallo scadere Totti- entrato al posto di Toni- si lascia vincere dalla frustrazione. Insegue Balotelli e lo colpisce con un calcio: il capitano giallorosso è già ammonito ma si becca un rosso diretto. Finisce così, tra le braccia alzate dei nerazzurri e la Roma che si mangia le mani per essersi lasciata sfuggire il primo titolo di un finale di stagione che si preannuncia infuocato. Da segnalare resta solo il parapiglia finale con tensione fra giocatori (c’erano state scintille tra Maicon e Taddei fermati dai compagni di squadra) e l’invasione di campo di un tifoso che ha tentato di aggredire Cambiasso. L'uomo è stato subito fermato, mentre dalla panchina giallorossa sono arrivati segnali di fair play con Ranieri e De Rossi che stringevano le mani degli avversari.